LAND USE
/ MAURIZIO BIANCHI / PHARMAKUSTIK - SPÜLFELD
Format
: CD
Edition : 223 copies
Release date : 4 December 2011
Cat# : LH25
Status : SOLD OUT
Track list:
1 SPÜLFELD (69:56)
(excerpt 1) [mp3]
(excerpt 2) [mp3]
(excerpt 3) [mp3]
First ever three way collaboration between Land
Use (David van Ravesteijn ),Maurizio Bianchi and
Pharmakusik (Siegmar Fricke).
Falsehood and misconception of mankind will be revealed.The
time has come. This is the sound of Apocalypse.
Limited edition of 223 copies in slim DVD box with
numbered insert.
Spulfeld Video Trailer:
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Review from Vitalweekly.net
If I understand well, who knows I does, Maurizio
Bianchi gave up doing music and whatever is released
now is just 'late'. Or not? Here we have a work
- seventy minutes, one track - that has Bianchi
on 'calutronic radio-sources', Land Use on 'neurotronics,
manipulations' and Pharmakustik on 'atomic recombinations,
photosynthesis' and the cover has, again, one
of those difficult texts: "Sources of organic
matter cause severe arsenic pollution. The palaeohydrological
controls on contamination form the essential geochemical
response within the acoustic document of Spulfeld.
The geochemistry of streams received in the name
of electroacoustic and concrete exploration strategy
locates the source of contamination and the spread
of fluid pollutants. In the case of defining environmental
problems Spulfeld reveals the formational anomalies
and geostatistical investigation of inorganic
and organic particles". I am not sure to which
Spulfeld it refers: 18546 Sassnitz or 25557 Oldenbüttel,
both in Northern Germany, or just the area of
'dredged material disposal site', anywhere. Now
this is the true world of ambient and industrial.
Ambient since its all stretched out, as one piece
of continuous electronics and industrial since
its aim is not to please the listener, but to
play music that perhaps depicting that wasteland,
that post nuclear landscape, that bleak affair
of dumping waste. The perfect soundtrack to a
film depicting precisely that: dumping waste,
endless lines of trucks with canisters with nuclear
waste, of course in black and white. Lots of reverb,
lots of synthesized sounds, but also with what
seems to me a curious form electro-acoustic music.
Not pleasant music but surely all elementary stuff.
Not for the weak of heart and or to be played
with candlelight.
FdW
From
Rockerilla issue 378 February 2012
Spulfeld è il primo atto di un progetto a più mani che nasce dalla combinazione di tre menti liquide quali Land Use, Maurizio Bianchi e Pharmakustik. Siamo nei territori della sperimentazione elettronica più intransigente ed austera, questo anche in virtù del fatto che i 69 minuti e 56 secondi di Spulfeld gravitano attorno al tema della contaminazione geologica che investe con i suoi veleni il globo terrestre. La trasposizione in forma acustica del fenomeno in questione si compie attraverso le chimiche di una scrittura magmatica e virulenta, attraversata da sciami di armonici dronanti, da nuclei di rumori corrosivi ed emorragie di sostanze nervine che irrompono dalle scaturigini del pianeta suono.
Aldo Chimenti
Review from www.darkroom-magazine.it
"Spülfeld" è un lavoro a sei mani che coinvolge il maestro del concretismo sonoro Maurizio Bianchi e i due giovani progetti Land Use (al secolo David Van Ravensteijn), già collaboratore di Bianchi in varie produzioni, e l'attivissimo Pharmakustik capitanato dalla mente di Siegmar Fricke. Al di là delle complesse e cervellotiche spiegazioni riportate nel retro della copertina, il disco è un classico esempio di musica concreta strutturata su stratificazioni di rumori ben compattati, ed il titolo stesso sembra esserne una perfetta traduzione. L'unica lunghissima traccia, di circa 70 minuti, è basata su toni metallici e stranianti che si modificano leggermente col trascorrere del tempo; le ondate elettroacustiche assumono fattezze ambientali fondate su giri ossessivi ed ipnotici, capaci di trasfigurare una calma apparente in un incubo oscuro. Vengono descritti panorami dalla forte carica mortuaria, frutto di catastrofi apocalittiche che non lasciano scampo ad alcuna forma di vita: ne trapela sia una netta negatività che una totale assenza di speranza per il futuro. Sicuramente uno dei i titoli più tetri e cupi tra quelli che Bianchi ha firmato negli ultimi anni. Il disco ha il solo limite di assomigliare a centinaia di lavori simili e di ripetere schemi e suoni in larga parte datati. Nonostante ciò, svolge il suo onesto ruolo se applicato come sottofondo per video o per momenti particolarmente disperati. Primo volume di una serie di tre CD realizzati dal trittico M.B./Land Use/Pharmakustik. Tiratura a 223 copie in scatola per DVD con inserto numerato.
Michele Viali
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